Nuova finestra - Aprile 2020

BALAUSTRE A NORMA

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In Italia il 90% dei parapetti non è conforme alle disposizioni di legge.

Faraone risponde, come sua consuetudine, realizzando sistemi certificati secondo la destinazione d’uso e con una campagna sicurezza che sensibilizza al rispetto delle norme.

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Ringhiere e balaustre in acciaio inox, alluminio simil-inox e vetro, parapetti tuttovetro e con vetro non temperato che si adattano a ogni specifica esigenza e soluzione architettonica, che può andare dal classico al moderno. Questo il ventaglio di alcune delle proposte di Faraone, azienda di Tortoreto Lido (TE) che da 50 anni offre prodotti coniugando funzionalità, design Made in Italy e sicurezza, sviluppando sistemi innovativi e tecnologicamente all’avanguardia.

 

Soluzioni ad alta prestazione progettati per assecondare ad esempio la flessione del vetro quando la lastra viene sollecitata da una pressione, con elevata resistenza all’urto e nessun rischio di rottura, nel rispetto delle normative perché una balaustra vecchia o non a norma può mettere a repentaglio la sicurezza di una famiglia.

 

Con la campagna di sensibilizzazione “Non testare la sicurezza sulla tua pelle” l’azienda intende evidenziare proprio il rischio che si corre se ci si affaccia a un balcone con parapetti poco sicuri. Tema ripreso mostrando nel sito (www.faraone.it) e nel box qui a fianco una panoramica di immagini reali sullo stato di balaustre al limite, che evidenziano come siano sottovalutati gli aspetti legati alla sicurezza e la necessità di informare correttamente chi propone e installa questi sistemi (architetti, ingegneri, vetrai, posatori ecc.), affinché richiedano gli attestati di prova.

 

Tra gli esempi più lampanti che si presentano tutti i giorni sotto gli occhi di esperti ci sono strutture in ferro consumate dalla ruggine, componenti, fissaggi e altezze non a norma, solai consumati o vetri retinati. Questi ultimi sono vietati dalla legge perché la ruggine, se presente nella rete metallica, parte dal perimetro del vetro e si diffonde in modo capillare indebolendolo fino a portarlo alla rottura. Il telaio della balaustra, aggredito dalla ruggine, perde poi la sua resistenza.

 

Dallo stato dell’arte dei parapetti, sia di vecchia data sia più recenti, emerge che in Italia il 90% non è a norma. Faraone, che lavora sul campo della trasparenza delle architetture e sulla sicurezza, da sempre ha avuto a che fare con il vetro, un materiale che se conosciuto può raggiungere dei valori tecnici e dei livelli di personalizzazione impressionanti. Se non lo si conosce e si improvvisa, invece, può essere causa di incidenti nel breve o lungo termine.

COME VERIFICARE LO STATO DEL PARAPETTO

Faraone non è soltanto un fornitore ma è un partner con il quale realizzare progetti, pronto ad assistere il cliente lungo tutto il percorso, dal primo contatto alla posa in opera. Mette inoltre a disposizione un modulo da compilare per poi scaricare l’analisi dello stato dell’arte dei parapetti. Per controllare il livello di sicurezza di un parapetto consiglia cinque step, e chi dovesse rientrare in uno dei casi evidenziati dovrebbe sostituire subito il parapetto per raggiungere il livello minimo di sicurezza.

 

In Italia il 90% dei parapetti non è conforme alle disposizioni di legge. Faraone risponde, come sua consuetudine, realizzando sistemi certificati secondo la destinazione d’uso e con una campagna sicurezza che sensibilizza al rispetto delle norme.

  • 1. Controllare lo stato del parapetto

    A seguito dei sopralluoghi si riscontra che spesso la struttura risulta essere danneggiata. I rischi maggiori sono causati dalla ruggine e da accoppiamenti di materiali tra loro corrosivi.

  • 2. Controllare, dove presente, la tipologia di vetro usato e se è danneggiato

    Non tutti i vetri proposti, specialmente in passato, offrono la sicurezza minima per il parapetto. Spessori inadeguati o vetri retinati rendono la zona pannellata poco resistente. Il vetro retinato, un classico degli anni passati, presenta all’interno una rete metallica che arrugginisce se viene a contatto con l’acqua. Questi vetri o quelli monolitici (formati da una sola lastra) non sono a norma perché non resistono all’urto.

  • 3. Controllare lo stato della base e dei fissaggi

    Verificare se la base del parapetto è ancora fissata bene, se sono presenti infiltrazioni, se ci sono segni di cedimento e, specialmente all’aperto, che i fissaggi non siano danneggiati.

  • 4. Controllare lo stato del solaio

    Anche il risanamento dei solai è un punto importante. Un buon parapetto potrebbe cedere proprio nel punto di fissaggioal solaio logorato dal tempo.

  • 5. Controllare la stabilità del parapetto

    Parapetti esili presentano problematiche relative al fissaggio dei componenti e al fissaggio della stessa sulla rampa. Se traballano non bisogna avvicinarsi.

QUANDO INTERVENIRE

Intervento immediato

  • ho un parapetto non stabile da interno/esterno se lo spingo a mano ha una flessione visibile legata al fissaggio.

  • presenza di vetro retinato con evidenti segni di usura nel tempo.

  • presenza di ruggine alla struttura alla base sulla colonnina ai fissaggi.

  • fissaggio in prossimità di solai rovinati dal tempo meno di 5 cm dal bordo.

  • ho un parapetto in vetro affogato nel cemento stratificato con spessore inferiore a 1 cm monolitico (una sola lastra) non temperata.

Intervento da valutare

  • ho un parapetto non stabile da interno/esterno se lo spingo con forza, flette.

  • vetro retinato apparentemente sano.

  • presenza di ruggine alla struttura nella parte superiore.

  • fissaggio in prossimità di solai rovinati dal tempo da 5 a 10 cm dal bordo.

  • ho un parapetto in vetro monolitico (una sola lastra) temperata.

  • ho un parapetto realizzato da un artigiano non possiedo gli attestati di prova presso enti certificati.

Se ti trovi in una di queste condizioni, contattaci subito in modo da poter valutare insieme l’intervento da pianificare.