Arketipo -Marzo 2022
Parapetti Ninfa di Faraone alla stazione marittima di Salerno
“Un’ostrica con un guscio duro esterno che racchiude elementi fluidi e morbidi all’interno; una copertura “temprata” che costituisce uno scudo protettivo dall’intenso sole del Mediterraneo” Zaha Hadid Architects.
Situata sul Molo Manfredi, la Stazione Marittima si prefigge di diventare un elemento di mediazione tra la città e il mare stabilendo nuovi collegamenti con le ricche tradizioni marittime cittadine, con il tessuto storico urbano, con il porto commerciale e il lungomare. L’edificio si sviluppa su una superficie di 4.500 m2 distribuiti su due livelli divisi in tre blocchi connessi tra di loro: gli uffici amministrativi, il terminal per i traghetti e quello per le navi da crociera. Nel suo insieme è stato pensato per rappresentare un’esperienza unica per il passeggero poiché il suo percorso avviene in una serie di spazi dinamici, organizzati intorno a punti focali, quali la caffetteria, gli atrii e le sale d’attesa; due lunghe rampe contrapposte, arrivi e partenze, si inseguono, in movimento,
garantendo facilità di accesso e orientamento immediato.
Lo spazio è un unico volume delimitato da un involucro avvolgente: la copertura e i muri piegati ad asse inclinato, entrambi di calcestruzzo facciavista, sono intesi come due valve di un’ostrica nell’atto di aprirsi; nella zona di separazione tra i due gusci vi è una fascia vetrata costituita da elementi ruotati di altezza variabile che segue l’andamento dei profili cementizi.
L’illuminazione gioca un ruolo fondamentale nel rendere suggestivo l’edificio, non solo grazie alle luci interne che guidano il passeggero, ma soprattutto per le luci esterne, tra cui le “stelle” in copertura che ne enfatizzano i punti di maggiore fluidità, trasformandola in un “faro per il porto, una nuova traccia simbolica sul già complesso tracciato cittadino normanno e saraceno”.
SINUOSA TRASPARENZA
Una sfida impegnativa quella affrontata da Faraone nel riplasmare il suo storico sistema della serie Ninfa alle morbide curve disegnate dall’archistar anglo-irachena garantendo le performance richieste dalla funzione, pubblica e ad altissima frequentazione di persone.
Gli elementi vetrati trasparenti, sia esterni che interni, hanno richiesto alti livelli di personalizzazione dei singoli componenti, massima precisione in fase di progettazione, verifiche prima dell’installazione e accuratezza in fase di posa. Alla “pesantezza” delle possenti strutture di calcestruzzo si contrappone la “leggerezza” del vetro, che viene usato sui prospetti esterni, come elemento di congiunzione tra i due gusci, e sui parapetti all’interno, per accentuare la luminosità dello spazio e la sinuosità dei percorsi.
I parapetti Ninfa hanno una conformazione totalmente vetrata con sistemi semi annegati a pavimento: l’ancoraggio delle lastre ai profili tramite un sistema brevettato da Faraone. Il vetro stratificato 12+12 mm, utilizzato per uno sviluppo di circa 300 m lineari, garantisce una resistenza alla spinta di 300 kg/m e all’impatto di 350 J, oltre a un effetto di equilibrata alternanza di vuoto e pieno, di materia e trasparenza.