Domus- Giugno 2024

Parliamo di Faraone, l’impresa fondata nel 1969 a Tortoreto, in provincia di Teramo, da Sabatino Faraone, che oggi ricopre la carica di presidente dopo aver lasciato la guida operativa al figlio Flavio.

Nata originariamente come produttrice di portoncini e infissi di alluminio, l’azienda è oggi protagonista nel settore di parapetti, pensiline, divisori e facciate di vetro ed esporta i propri prodotti in tutto il mondo i propri prodotti in tutto il mondo.

Fiore all’occhiello della produzione, il sistema tuttovetro Ninfa – nato nel 2009 e giunto alla sesta generazione – è subito diventato un punto di riferimento sul mercato per chiunque cerchi standard altissimi in fatto di trasparenza, resistenza e sicurezza.

Scelto dai grandi studi di architettura per progetti pubblici e privati di rilievo, Ninfa si distingue per la sua tecnologia eclettica, studiata per ogni possibile destinazione d’uso e per offrire una soluzione su misura che risponde alle esigenze estetiche e funzionali di diverso tipo, dal residenziale al commerciale, dagli spazi educativi agli impianti sportivi.

Alcuni dei progetti cui Faraone ha contribuito sono in queste pagine. Come il riammodernamento del campo centrale del Roland-Garros a Parigi, la mecca mondiale del tennis su terra rossa, oppure la Stazione Marittima progettata sul molo Manfredi di Salerno da Zaha Hadid Architects.

Oppure, ancora, l’edificio polifunzionale VGramsci disegnato da Giuliano Vaccarini a Teramo e nominato al Mies van der Rohe Award 2017. Infine, la riqualificazione del lungolago di Malgrate, in provincia di Lecco, curata da Stefano Santambrogio e premiata con la menzione d’onore alla Medaglia d’oro all’architettura Italiana nel 2018.

Una delle scelte strategiche che hanno consentito questa parabola è stata quella di porsi in relazione constante con i progettisti, riuscendo, da un lato, a interpretare e anticipare le tendenze costruttive, adattandosi con agilità alle mutate esigenze del mercato e delle normative e, dall’altro, di realizzare soluzioni innovative che si integrano armoniosamente nei contesti più vari, sottolineando come tecnologia e sicurezza possano coesistere con l’estetica. “Siamo testimoni di un cambiamento radicale nel modo in cui le persone concepiscono gli spazi in cui vivono e lavorano”, spiega Flavio Faraone. “Il vetro, con le sue trasparenza e versatilità, gioca un ruolo chiave in questa trasformazione, e noi di Faraone siamo fieri di essere all’avanguardia in questo processo.”

Gli 1.3 milioni di metri di parapetti installati da Faraone nel mondo – una distanza che ci porterebbe da Tortoreto a Parigi – non incorniciano semplicemente la bellezza di paesaggi urbani e non, ma tracciano anche un percorso di fiducia e affidabilità che sempre più architetti e designer scelgono di seguire.