Condominio sostenibile e certificato  Aprile/ Maggio 2023

LA SICUREZZA? È TRASPARENTE

L'azienda specializzata in parapetti e balaustre in vetro mette in guardia dai rischi che corrono i condomini non a norma (troppi).

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Condominio sostenibile e certificato – Aprile/ Maggio 2023
Condominio sostenibile e certificato – Aprile/ Maggio 2023
Condominio sostenibile e certificato – Aprile/ Maggio 2023
Condominio sostenibile e certificato – Aprile/ Maggio 2023
Condominio sostenibile e certificato – Aprile/ Maggio 2023
Condominio sostenibile e certificato – Aprile/ Maggio 2023

Il piacere di stare all'aria aperta senza uscire di casa: il terrazzo diventa l'estensione più pregiata delle abitazioni appena la temperatura sale dì qualche grado. Ma la gradevole sensazione dell'aria primaverile, o estiva nelle ore più fresche, non deve far dimenticare due aspetti fondamentali: l'estetica dello spazio che si occupa e, soprattutto, la sicurezza.

 

Troppi condomini hanno balconi e terrazzi fuori norma, oltre che obsoleti. La necessità di garantire una sicura barriera di protezione contro le cadute nel vuoto, insomma, deve essere l'obiettivo numero uno, e non solo dei proprietari delle abitazioni, ma anche degli amministratori condominiali che, in qualche malaugurato caso, potrebbero essere ritenuti co-responsabili di un eventuale incidente.

Naturalmente, la soluzione è semplice: installare parapetti belli, ma anche sicuri. Obiettivo che costituisce l'attività di Faraone, azienda specializzata di parapetti e corrimano in vetro, spiega l'amministratore delegato Flavio Faraone.

Domanda. Qual è la situazione sicurezza nei condomini italiani per quanto riguarda balaustre e parapetti?
Risposta. Non buona. Vediamo molti balconi, terrazzi e scalinate con parapetti obsoleti e sicurezza pari a zero. Eppure, le normative parlano chiaro.
Per l'amministratore di condominio è impossibile stare dietro a tutte le normative e proprio per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione le nostre conoscenze.

 

D. Si può stabilire quando la manutenzione non basta più?
R. La manutenzione potrebbe non essere più sufficiente quando i componenti strutturali, come le balaustre e i parapetti, presentano danni significativi, usura avanzata o perdita di integrità strutturale.
In tali casi, potrebbe essere necessario intervenire con misure correttive più estese, come la sostituzione o il ripristino dei componenti danneggiati. La decisione sulla necessità di interventi più sostanziali dipenderà dalla gravità dei danni e dalle normative locali sulla sicurezza delle costruzioni. E importante consultare professionisti qualificati per valutare la situazione e determinare il corso d'azione appropriato.

 

D. Quali sono i criteri previsti dalla legge?
R. I principali criteri sono riportati anche nel Manuale dei Parapetti in Vetro e riguardano l'altezza, la resistenza strutturale e agli urti. ln particolare, le norme di riferimento per i parapetti in vetro sono: il decreto ministeriale del 17/1/2018 che riguarda le norme tecniche per le costruzioni, con destinazione d'uso (balconi, scale comuni, ballatoi); la norma Uni 11678:2017, che definisce e specifica i metodi di prova in laboratorio, in vigore dal 15/5/2017; la norma Uni 7697:2021, che definisce la tipologia di vetro da utilizzare ai fini della sicurezza.
In particolare, si valuta il comportamento dopo rottura dei vetri e la stabilità del
parapetto in condizioni critiche. Infine, la norma Uni 11463:2022, che riguarda la procedura di calcolo per lastre di tamponamento e non andrebbe applicata a parapetti incastrati in un solo lato (tipo tuttovetro). Faraone invita a diffidare da chi indica normative più vecchie di quelle indicate.

 

D. In fatto di sicurezza qual è la responsabilità degli amministratori?
R. Sono molteplici i casi in cui i parapetti sono logorati dal tempo e/o non conformi alle normative vigenti. In caso di incidenti le responsabilità possono ricadere su installatore, direttore lavori, impresa edile, progettista, amministratore di condominio, azienda produttrice e proprietario. L'amministratore è responsabile qualora si tratti di parapetti
comuni, ma comunque si deve attivare tutte le volte che è a conoscenza di situazioni
pericolose; in questo caso può proporre e favorire la sostituzione di parapetti privati che possono causare cadute nel vuoto.

 

D. In media qual è il livello di consapevolezza degli amministratori?
R. Oggi l'amministratore di condominio è sempre più preparato. Se da un lato è sempre più esperto, dall'altro sulla materia dei parapetti la preparazione è bassa, perché hanno altre priorità più comuni, anche se molte meno pericolose di una caduta nel vuoto a causa di un parapetto cedevole.

 

D. E quella dei proprietari?
R. II proprietario è totalmente inconsapevole del problema. Cura l'estetica e si fida di ciò che viene proposto. Tuttavia, non sa quanto regge, per esempio, un parapetto comune installato dall'impresa. E non si chiede neanche se è scalabile.

 

D. Qualora i parapetti non fossero a norma, l'amministratore può decidere di intervenire per motivi di sicurezza?
R. Nel caso un parapetto non sia a norma, secondo Faraone va impedito l'accesso. E non solo per Faraone, per fortuna. L'amministratore deve favorire l'intervento e l'assemblea per motivi di sicurezza può impedire l'accesso alla terrazza comune che non sia dotata di parapetto conforme al regolamento edilizio comunale. Si può citare un caso, per esempio, in cui l'assemblea ha deliberato di non consentire ai condomini l'accesso a una terrazza comune, perché il parapetto della detta area comune era troppo basso e non conforme al regolamento edilizio e, quindi, esponeva i condomini al pericolo di cadute. Un condòmino che aveva l'appartamento vicino alla terrazza, ha però impugnato tale decisione, che riteneva invalida per eccesso di potere.
Secondo lui aveva delimitato l'area comune a tempo indeterminato e senza considerare la possibilità di alternative valide ai divieti d'uso. Di conseguenza, il condòmino contrario riteneva che, in palese violazione dell'articolo 1102 del Codice civile fosse ingiustamente impedito totalmente il diritto d'uso di una parte comune. La controversia è finita in Tribunale che, però, ha dato ragione all'assemblea.

 

D. Quindi, che cosa succede se i condomini poi protestano?
R. L'unica soluzione è la sostituzione del vecchio parapetto con uno a norma per evitare la chiusura del balcone o terrazzo
a tempo indeterminato.

 

D. Quali sono i problemi maggiori che affrontate con il mondo del condominio: tecnici o scarsa competenza?
R. Dal 2009 informiamo i progettisti italiani sulla sicurezza degli spazi esposti a caduta nel vuoto. Pertanto, la nostra campagna di sensibilizzazione oggi vede una consapevolezza buona, anche se chi non ha affrontato ancora il terna di agibilità balcone o terrazzo non sempre adotta la soluzione tecnica più idonea e sicura. Le imprese corrono e capita che adottino delle soluzioni tecniche scalabili o non adeguate aI rispetto delle normative. Gli amministratori hanno bisogno di essere formati e resi consapevoli di come oggi sia possibile evitare cadute nel vuoto grazie a parapetti a norma.

 

D. Parti comuni e parti private: di chi è la responsabilità in condominio?
R. Tendenzialmente sulla ristrutturazione il primo imputato è l'installatore.
Poi vengono direttore lavori, impresa edile, progettista, amministratore di condominio, azienda produttrice, proprietario.
L'amministratore è responsabile delle parti comuni. Tuttavia, in caso di incidente può essere chiamato a dichiarare se fosse stato a conoscenza dello stato del terrazzo, anche se di proprietà privata. E, ancora in caso affermativo, se avesse proposto lavori di
messa in sicurezza.

 

D. I vostri parapetti sono certificati?
R. I nostri parapetti in vetro rispondo alle normative indicate sopra e sono sottoposti alle prove distruttive indicate dalle norme stesse.

 

D. Spesso la preoccupazione riguarda l'estetica: il nuovo design del parapetto si integra con quello della facciata?
R. Sia il profilo in alluminio sia il vetro possono essere personalizzati.
Se si desidera neutralità e trasparenza si può scegliere un colore argento o bianco con vetro trasparente di sicurezza. Se si desidera, si può scegliere un vetro colorato, serigrafato, opaco. Sia profilo che vetro possono raggiungere degli elevati livelli di
personalizzazione di colori o effetti materici (per esempio, legno, corten o marmo).

 

D. Un parapetto di vetro è davvero sicuro?
R. Oggi i nostri parapetti in vetro arrivano a resistere fino a 750 kg/m di spinta (cioè come dieci persone di 70 chilogrammi che spingono in 1 metro di parapetto) e 600 J di impatto (equivale a una persona di 86 chilogrammi che impatta sul vetro a una velocità di 13,5 chilometri orari). Si tratta di forze enormi.

 

D. Quali sono le soluzioni più facilmente adottabili?
R. I parapetti in vetro di Faraone sono pensati per essere posati in modo immediato.
Le soluzioni da adottare dipendono dalla destinazione d'uso.

 

D. Quali sono le caratteristiche tecniche dei prodotti?
R. Tutte le caratteristiche tecniche sono presenti nei cataloghi Faraone e nel sito faraone.it

 

D. Come avviene la sostituzione di un parapetto? In pratica come si procede?
R. Dopo aver verificato lo stato del balcone o terrazzo ed essersi accertati che sia idoneo e non, invece, da ripristinare, basta smontare il vecchio parapetto, installare la parte metallica del nuovo e successivamente il vetro.

 

D. E quanto dura questo lavoro?
R. Dipende dalla lunghezza del parapetto. Varia da poche ore a una giornata.

 

D. Potete assicurare un supporto tecnico?

R. Certamente.

 

D. Ci sono ancora bonus che riguardano la spesa per le balaustre?
R. li, ancora in vigore il bonus ristrutturazione al 50%.

 

D. C'è anche un aspetto che riguarda sostenibilità e ambiente. Come vi regolate?
R. Tutti i materiali scelti sono riciclabili (vetro, alluminio, materiale plastico) e disasscmblabili.

 

D. Come si fa a sapere se il parapetto di casa non è a norma?
R. Bisogna esaminare visivamente il parapetto: cerca segni di danni o usura, come crepe o scheggiature. Poi, verificare
la stabilità: provare a muovere leggermente il parapetto per vedere se è stabile o se sembra instabile. Ancora: verificare la sicurezza dei fissaggi.
Assicurarsi che i fissaggi che tengono il parapetto al muro o al balcone siano sicuri e ben solidi. Verificare la qualità dei materiali, che quelli utilizzati per la costruzione del parapetto non siano marci o deteriorati. Infine, verificare la normativa di riferimento e da quanti anni è installato: per esempio, un parapetto con più di dieci anni difficilmente rispetta le normative vigenti e, di conseguenza, sopporta i carichi di impatto e spinta necessari per evitare le cadute nel vuoto.

 

D. Quali sono le linee guida che seguite per individuare le soluzioni migliori?
R. In generale i parapetti, in vetro e non, devono essere in grado di reggere i carichi di esercizio previsti, come il peso di una o più persone che vi si appoggiano, più eventuali sollecitazioni dovute a vento, neve, pioggia.
Per essere sicuri è necessario affidarsi agli esperti e richiedere gli attestati di prova o le prove in cantiere. Chi vuole approfondire il tema può richiedere Il manuale del parapetto in vetro sul sito Faraone: è gratis.

 

D. Avete messo a punto il nuovo manuale tecnico dei parapetti. Che cosa contiene?
R. Non posso svelare nulla. Seguiteci su faraone.it e vi assicuro che ne vedrete delle belle.

 

D. Come si fa a ottenerne una copia?
R. Si trova sempre sul sito faraone.it

 

D. Quanto costa?
R. Divulghiamo la nostra conoscenza in modo gratuito per allinearci.

 

D. I vostri parapetti sono distribuiti in tutta Italia?
R. Sì, in modo capillare.